Ci si ritrova proprio il giullare che faceva le capriole dinanzi a Napoleone, e pretendeva d'insegnare, ai generali del suo stato maggiore, a cantare il Tantum ergo!
Per dir la verità, a mandarci Lodovico, il Console ci fece un bel servizio! È vero però che non era il primo, e pur troppo non fu l'ultimo!...
Il maggior tracollo della poca popolarità del governo di Lodovico Borbone fu dunque l'assoluta padronanza dello stato che prese la regina Maria Luisa. Essa, sedotta nel suo volgare orgoglio dalla simulata cupidigia "di cortigiani e di cortigiane indegnissime" concesse il suo particolare favore al conte Odoardo Salvatico di Parma e alle sorelle Paglicci "tra i bassi intriganti spregevoli." Del Salvatico basta questo ritratto: "Senza essere egli di cattivo cuore, era ignorante e da nulla; si lasciava condurre dai frati e dal Nunzio. Il rovesciamento d'ogni buon ordine, la total rovina delle finanze, l'istallamento delle persone più inette nei più alti gradi, la legislazione paralizzata, tutto era effetto non della cattività, ma della incapacità di quest'uomo."
Nell'autunno del 1802 i sovrani d'Etruria s'imbarcarono a Livorno sopra una nave spagnuola, accompagnata da una squadra stata loro appositamente inviata, per andare a Madrid ad assistere alle nozze del principe delle Asturie con una principessa di Napoli; e a quelle tra il principe di Calabria con una infanta di Spagna.
Partirono i sovrani con prospero vento; ma ben presto incolse loro una così fiera burrasca, che corsero serio pericolo.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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