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      Essendo stati prevenuti pertanto che questo sì bramato avvenimento possa effettuarsi nella sera del dì 13 stante, si fanno un dovere di avanzarne la presente loro partecipazione, acciò possan tutti gli abitanti con sentimento di filiale amore saziarsi nella vista di pegno così prezioso, augure di prosperi futuri eventi, in cui sono riuniti tutti i voti. della Nazione Toscana, alla quale è toccata la sorte di goderne il Vassallaggio e la Protezione.
     
      Dalla Cancelleria della Comunità di Firenze, li 12 gennaio 1803.
     
      MICHELE ROTI, Gonfaloniere
      VINCENZIO SCRILLI, Cancelliere.
     
      Due belle teste quel Roti e quello Scrilli, per avere il coraggio di scriver quella po' po' di roba ad un popolo che aveva un passato così diverso dal presente!
      La primavera, nella quale eran riposte le speranze dei medici per un miglioramento nella salute del re Lodovico, gli fu invece fatale. E non poteva esser di meno, perché era tornato il giorno 13, secondo le viete superstizioni della Corte. Gli insulti epilettici si fecero più frequenti e più gravi; a questi si aggiunse una febbre catarrale, che lo spense la sera del 27 maggio 1803, assistito fin da ultimo da monsignor Martini. La regina, dichiarata reggente per testamento del defunto, durante la minorità del figlio, assunse subito la direzione del governo.
      Il popolo, sempre eguale, dopo essersi continuamente lamentato del malgoverno del Borbone, appena questi morì, dimenticando tutte le noiose querimonie passate, pensò di svagarsi andando in folla al Palazzo Pitti, giacché non si spendeva nulla, a vedere la salma del re esposta al pubblico.


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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 714

   





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