Pagina (106/714)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Dopo cena l'Arciduca andò a letto, ed il babbo andò invece al Teatro del Cocomero oggi Niccolini, il teatro aristocratico della prosa; ove fu accolto da triplicati applausi. Non c'erano, in quei giorni, persone più felici dei fiorentini!
      Il giorno appresso l'arciduca Leopoldo andò al "passeggio" delle Cascine a farsi vedere anche lui con muta a sei cavalli, secondo il consueto. Tutta la gente che non lo conosceva accorreva a vederlo, perché essendo andato via di due anni, ora era sviluppato in lunghezza, ma non era un bel ragazzo. La sera alle sette e mezzo arrivarono anche le arciduchesse Maria Luisa e Maria Teresa figlie del Granduca. Esse erano in carrozza a sei cavalli, accompagnate dall'aia e dalle dame.
      In tiro a quattro seguivano le loro cameriste Schregel, Venner, Del Greco e Cautrer. Dietro, in altre carrozze, le persone di servizio e le donne di guardaroba.
      Sempre più affollato era il popolo a ricevere le Arciduchesse, in onore delle quali ripeté l'illuminazione della città; e dall'albergo del Pellicano un maggior numero di torce alla veneziana portate da diversi individui, rischiarò fantasticamente la strada fino a' Pitti. Il Granduca ed il fratello andarono a riceverle, e alle nove si riunirono a cena.
      Tanto per la cittadinanza che per il Granduca e tutta la famiglia, cominciò una specie di carnevalino, poiché dopo le tre sere d'illuminazione generale della città furono fatte il 25 e il 27 di settembre a spese del Comune le feste di San Giovanni che si solevan fare il 24 di giugno.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 714

   





Arciduca Teatro Cocomero Niccolini Leopoldo Cascine Maria Luisa Maria Teresa Granduca Schregel Venner Del Greco Cautrer Arciduchesse Pellicano Pitti Granduca Granduca Comune San Giovanni