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      Il cittadino gonfaloniere "per la piena e sollecita esecuzione degli ordini ricevuti" non vide altro mezzo che di fare una nota, al solito, di centotrenta cittadini più facoltosi, che andavano diventando invece, a forza d'aggravi, i più miserabili, i quali dovessero somministrare altrettante bestie.
      E il Magistrato approvò con nove voti, tutti favorevoli!
      Per render sempre più floride le condizioni del Comune gli egregi cittadini Rutilio e M. Ranieri Orlandini che avevano dato a cambio alla Comunità la somma di 2506 scudi, vedendo che le cose andavano di male in peggio, nel 13 giugno domandarono l'immediato rimborso della somma da essi data in prestito, o l'aumento del frutto. Ed il Magistrato preso così per il collo, dové portare dal quattro al sei per cento il frutto del capitale medesimo!
      Tutte risorse coteste, che rendevan sempre più facile e simpatico il nuovo regime dei liberatori.
      Quando poi si allontanarono le truppe francesi, per assicurare "la tranquillità, la quiete e la sicurezza" della città il Comune fu costretto a provvedere, senza denari. E al solito se la cavò "con una deliberazione del 24 giugno 1799 dichiarando ipso facto come descritti nel catalogo della truppa nazionale tutti i possidenti della città, senza elezione alcuna, e i loro figli capaci di portar l'arme."
      Furono iscritti pure gli impiegati e i loro figli, e i pensionati.
      Tutto questo "al fine di dimostrare alla nostra patria - servendo lo straniero - lo zelo, l'interesse, la fedeltà e l'attaccamento dì cui ciascheduno è debitore verso la medesima!


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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 714

   





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