Se poi S. M. insisteva nel voler gravare la Comunità di questa nuova spesa, sarebbe convenuto alla Comunità stessa di "devenire ad un supplemento d'imposizione sopra la massa dei possidenti."
E siccome il Magistrato non poteva senza regia autorizzazione procedere a tale aggravio, così pregava la Maestà Sua, se desiderava la pronta esecuzione dell'ordine dato, di autorizzare la Comunità ad eseguire il detto supplemento d'imposizione.
Pendente il ricorso del Magistrato, questi, per dimostrare lo zelo nell'onorare la reggente ed ingrazionirsi presso di lei, prese il 2 luglio 1807 questa terribile deliberazione:
I Priori, ecc.; sentito che il maestro di posta, in occasione della corsa del palio dei cocchi mandò un paro di cavalli non atti al detto servizio, ma inviziati di restìo, con grande indecenza ed insulto al pubblico, e con pericolo d'inconvenienti, nonostante gli avvertimenti datigli precedentemente di cambiarli, allorché furono riconosciuti incapaci nelle prove, non essendovi memoria che siasi fatta una corsa più indecente, con mancar di rispetto mediante un tale atto del pubblico di vari ceti ivi accorso allo spettacolo;
Ordinarono rappresentarsi un tal fatto all'Ill.mo signor Presidente del Buon Governo, perché voglia degnarsi di far dare dal detto postiere di questa dominante al pubblico quella soddisfazione che crederà conveniente, ed intanto, sospesero il solito pagamento del nolo dei cavalli posti alla corsa predetta."
E il Presidente del Buon Governo ordinò al "Ministro della Posta" Lorenzo Cappelli di presentarsi alla prima adunanza dei Priori, ciò che avvenne il 16 luglio, ed introdotto alla loro presenza "fece le ordinate scuse e avvertito a non incorrere altra volta in simile mancanza" fu licenziato.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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