Quindi, come se l'unica cosa fatta proprio nell'interesse di Firenze dovesse esser subito scontata, il Consiglio, nell'adunanza del 13 maggio, fu costretto a considerare che essendo la città di Firenze il centro della Toscana, e che la residenza della Corte di S. A. I. e R. Madama la Granduchessa e di molte principali autorità che non esistono in altri dipartimenti sono tutte ragioni che l'obbligano ad un'attiva ed estesa polizia, fu stanziata la somma di 19,000 franchi per l'esercizio di una polizia vigilante.
Ma intanto il tempo passava e il corpo di cinquanta cavalieri equipaggiati da offrirsi all'Imperatore non si metteva assieme, perché nessuno correva ad arruolarsi volontario. E nella seduta del 21 maggio si fu costretti a imporre un supplemento di 3500 franchi per provvedere a completare l'equipaggiamento dei cinquanta cavalieri e il reparto della spesa fu fatto tra i soliti contribuenti "descritti nei ruoli primitivi" vale a dire quelli stessi che in tutte le occasioni, quando si trattava di pagare, eran sempre cercati. Il più bello fu, che per mettere insieme i cinquanta guerrieri bisognò ricorrere ai coscritti!...
Finalmente, tutto questo tramestìo di governi, di regnanti, di invasioni, d'oppressioni, di soperchierie, di insolenze e d'umiliazioni, che aveva sdegnato anche i più liberali, ebbe il suo termine; e pur troppo tutti si sentirono riavere al ritorno di Ferdinando III. Si tornò al Gonfaloniere che fu il marchese Girolamo Bartolommei, il quale, convocata il 6 luglio 1814 "la Magistratura civica di Firenze" notificò ad essa l'editto del 27 giugno precedente, col quale veniva ordinata la soppressione delle mairies e la ricostituzione della Magistratura civica.
| |
Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
|
|
Firenze Consiglio Firenze Toscana Corte Madama Granduchessa Imperatore Ferdinando III Gonfaloniere Girolamo Bartolommei Magistratura Firenze Magistratura
|