Ma come se fosse un destino che i denari del Comune dovessero esser sempre spesi, o per un verso o per un altro, a pro degli stranieri, il dì 31 maggio 1815 il Magistrato ebbe a stabilire a favore di Giovanni David la somma giornaliera di 5 paoli, per il servizio assiduo da lui "prestato di giorno e di notte" dal dì 3 maggio di quell'anno, in qualità di interpetre della lingua tedesca, all'ufizio degli alloggi militari.
I quali alloggi, furon causa, al solito, di spese per parte della Comunità, che dal 1799 in poi non aveva fatto altro che spendere per le truppe di tutte le nazioni che erano venute in Firenze: francesi, aretine, austro-russe, spagnuole, napoletane e tedesche.
Sistemata anche la faccenda dell'interpetre, la magistratura civica poté pensare finalmente alla città. Ed infatti a forza di richiamare in vigore vecchi editti, e pubblicarne dei nuovi, cominciò a poco a poco a riordinarsi. Una delle prime spese, diciamo così di civiltà, fu quella deliberata nel febbraio 1816 per far fare tredici cartelli per le scuole pubbliche, e dieci per le abitazioni dei chirurghi e delle levatrici. Quindi, per cominciare a togliere tanti e tanti abusi che da anni e anni nessuno si curava più di reprimere, fu "ridotto a memoria del pubblico la proibizione più volte pubblicata," e a quanto pare inutilmente, "di domar cavalli" o fare esercizi dei medesimi "sulla Piazza di Santa Croce," dopo che la Comunità aveva "graziosamente" ottenuto dal Governo, "che non si facessero in detta Piazza l'esercizio ed evoluzioni militari dal corpo dei dragoni toscani, per l'oggetto che non restasse devastato il suolo minutamente inghiarato di detta piazza.
| |
Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
|
|
Comune Magistrato Giovanni David Comunità Firenze Piazza Santa Croce Comunità Governo Piazza
|