I corrieri Mecatti e Borgiotti, il confetturiere e il cuoco, il camerazzo Santini, le cameriere e i camerieri dei signori presero posto alla terza.
Alla quarta gli staffieri, il guardacarrozze, i serventi, i facchini di corte, e gli staffieri del Rospigliosi e dello Strozzi.
Il principe Rospigliosi andò a far visita al principe Vescovo, che gli restituì la visita alla Locanda "della Rosa," e gli offrì la sua carrozza e la guardia d'onore alla porta, che vennero, dal maggiordomo di Ferdinando III, accettate.
L'Arciduchessa sposa arrivò a Trento il dì 11 novembre col suo seguito in tre carrozze, preceduta da un ufficiale austriaco che era andato ad incontrarla. Essa scese alla locanda "d'Europa," stata in precedenza riccamente preparata per il suo ricevimento.
Il furiere della corte di Sassonia andò a dare avviso al principe Rospigliosi dell'arrivo della sposa; e nel tempo stesso ad invitarlo alla "tavola di Stato della corte di Sassonia unitamente a tutto il suo seguito nobile."
Il Commissario toscano e il suo seguito si recarono a domandare udienza alla "reale sposa," che fu con essi amabilissima, e si posero quindi a tavola, con le cariche sàssoni, mentre la principessa pranzò privatamente nel suo quartiere con la sua dama d'onore.
Dopo il pranzo, per ordine del maggiordomo Rospigliosi, furono dispensati dal signor Ventinove, ispettore del viaggio, diversi regali alle cameriste, al cappellano, al medico, al furiere e ai camerieri della corte di Sassonia; mentre dal segretario Enrici furono offerti altri regali di pregio e di valore, alle persone nobili del seguito dell'augusta sposa.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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