Il 3 di maggio 1821, dal gran ciambellano venne ordinato al priore Leonardo Martellini di portarsi personalmente dai reali principi di Danimarca, che si trovavano in Firenze, per renderli notiziati che la funzione dell'anello matrimoniale del real sovrano sarebbe seguìta nella chiesa metropolitana nel dopo pranzo del 6 maggio, alle ore sei.
La vigilia del matrimonio, dal segretario del dipartimento di Corte, Andrea Bonaini, furono consegnati personalmente all'Arcivescovo gli anelli da benedirsi nella celebrazione delle nozze; e dalla segreteria di Stato venne partecipato che a ricevere i ministri esteri ed i forestieri presentati, erano stati destinati il cavaliere Emilio Strozzi e il marchese Girolamo Bartolommei; per ricevere la nobiltà, il cavalier Giovan Battista Gondi, il cavalier Filippo Uguccioni ed il cavalier Luigi Viviani; ed infine per ricevere la cittadinanza, che avrebbe avuto ingresso dalla porta della canonica, i signori Marco Moretti, Giovan Battista Morrocchi ed Emanuele Fenzi. Questi ultimi dovevano essere coadiuvati da due cognitori "per negare il passo a chi non convenga."
Le due porte laterali, sulla piazza, eran riservate "al popolo decentemente vestito."
La direzione dell'addobbo nell'interno della chiesa fu affidata all'ingegnere Bellini "sotto la sorveglianza" dell'arcidiacono Ugolino Carlini, come primo rappresentante il Capitolo del Duomo.
Ed anche prescindendo dalla "sorveglianza" dell'arcidiacono, l'ingegnere Bellini sfoggiò tanto buon gusto, che i principi e il popolo ne rimasero entusiasti.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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