Le quattro dignità ecclesiastiche facevano ala agli sposi presso le altre cariche; ed il corteggio reale, preceduto da un distaccamento di dragoni, da due battistrada e, come si è detto, dalle livree delle case Strozzi, Martelli, Antinori e Rospigliosi, si compose di dieci carrozze di gala a sei cavalli.
Quella dov'eran gli sposi, cioè la terza, aveva agli sportelli sei paggi, due cavallerizzi e quattro staffieri; ed era seguìta da una doppia brigata di guardie del corpo a cavallo con gli ufficiali e "il loro tromba."
Per quanto la pioggia avesse guastato un così grandioso preparativo, pure tutte le strade percorse dal corteggio "erano superbamente apparate, ed un immenso popolo, risuonar faceva l'aria di giulivi viva ai reali sovrani."
Tutta la truppa tedesca e quella toscana, la quale era stata schierata su due file dal Bigallo, piazza del Duomo di fronte al Battistero, fino a Via de' Servi, si portarono dopo la funzione sulla Piazza Pitti, ove si schierarono di nuovo.
Appena entrati in Palazzo, dalle fortezze fu fatta la terza salva delle artiglierie, e quando i sovrani passarono ai loro rispettivi quartieri, dal maggiordomo maggiore fu ordinato al segretario d'etichetta di congedare "tutto il militare" al quale certamente non sarà parso vero di tornare in caserma.
La sera alle otto e mezzo vi fu circolo di Corte, che riuscì numerosissimo; e la reale sposa unicamente agli altri principi percorse tutte le stanze "degnandosi di parlare con tutte le dame e diversi distinti soggetti ivi raccolti.
| |
Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
|
|
Strozzi Martelli Antinori Rospigliosi Bigallo Duomo Battistero Servi Piazza Pitti Palazzo Corte
|