Alla puerpera, Reale Arciduchessa Maria Anna, un finimento da testa e da collo e suoi pendenti di bene scelti smeraldi e grossi brillanti; alla Reale neonata, un grosso filo di brillanti; alla marchesa Teresa Rinuccini, una maniglia da petto di opale contornata di brillanti; all'arcivescovo Morali, una croce d'amatista contornata di brillanti; all'archiatro dottore Torrigiani, un anello con cifra di brillanti; al conte Guido Della Gherardesca, una scatola d'oro contornata di scelti brillanti; al chirurgo Fabbrini, un anello di brillanti; alla signora di camera Bonaini, settantasette zecchini; alle cameriste Werner e Passerini, cinquanta zecchini ognuna; alle donne di guardaroba, Cutani, Angiolini e Wincler, ed ai serventi di camera, Santini e Gambacorti, trentaquattro zecchini per ciascuno. Ai tre staffieri della camera della Reale puerpera, diciannove zecchini ognuno. Alla signora di camera della neonata, trentacinque zecchini. Alla levatrice ed alla prima balia, settantacinque zecchini per una; trenta zecchini alla seconda balia, e trentacinque al clero assistente al battesimo.
La Corte granducale di Toscana passò in quel tempo un periodo di vera felicità, e continue erano le visite dei principi e sovrani esteri. La principale fu quella del Re di Prussia Federico Guglielmo III, che viaggiava sotto il nome di Conte di Ruppin, il quale arrivò in Firenze la sera alle quattro del 14 dicembre e smontò alla piccola locanda di Schneiderff con il suo ciambellano e ministro di Stato Principe di Sayn e Wittgenstein.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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