Il principe Rospigliosi anḍ a complimentarlo in nome del Granduca, e fu impostata la guardia d'onore dei granatieri, che fu dal Re accettata.
Alle sette anḍ ad ossequiarlo in persona il Granduca, e si trattenne con lui circa mezz'ora.
La sera dopo, a Corte, vi fu "ristretta conversazione," e quindi fu apparecchiata una lauta cena, alla quale intervenne pure il Re di Prussia, ed altri principi e personaggi esteri. Il 16 dicembre S. M. anḍ a far visita alle due puerpere, arciduchessa Maria Anna e principessa di Carignano, presso la quale si trovava a riceverlo anche il principe Carlo Alberto, in compagnia del suo scudiere.
Dopo desinare anḍ a visitar la galleria, e la mattina del 17 alle sei e tre quarti part́ per Bologna, diretto a Venezia.
Nella prima mezza festa di Ceppo, ossia il 26 dicembre, arrivarono i principi Guglielmo e Carlo Alessandro di Prussia, e furono invitati a pranzo a Corte, ove intervennero in abito di confidenza.
La sera del giorno stesso, alle sette e mezzo, le dame di Corte furono ricevute dalla Arciduchessa ereditaria, per complimentarla del termine del suo felice puerperio.
Il 28 dicembre, alle ore undici della mattina, S. A. I. e R. l'arciduchessa Maria Anna scese nella cappella di Corte preceduta dal ciambellano di servizio Ottaviano Compagni, dai due ciambellani fissi cavalier Lorenzo Montalvi e Giovanni Ginori, e servita dal suo maggiordomo marchese Tommaso Corsi e dalla sua maggiordama marchesa Teresa Rinuccini. Quivi l'Arciduchessa privatamente entṛ in santo, "avendo fatta una tal funzione il primo cappellano direttore canonico Brunacci, con la sola assistenza di due chierici.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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