Era inoltre di esclusiva spettanza del "Soprassindaco" la soprintendenza ai lavori e alla amministrazione del Padule di Fucecchio, ai Bagni di Montecatini, ed all'Archivio delle decime granducali.
Uno dei pių importanti ufizi che vennero novamente costituiti con editto del 9 luglio 1814, fu quello della I. e R. Consulta di giustizia e grazia. L'I. e R. Consulta rappresentava il Sovrano in tutto quanto risguardava la vigilanza dei governo per la pių esatta e regolare amministrazione della giustizia nei tribunali civili e criminali del Granducato. Essa risolveva in nome del Sovrano stesso, che a mano a mano ne veniva informato, tutti gli affari di grazia e giustizia ed aveva altresė l'incarico di decidere i ricorsi contro decreti e sentenze di qualunque magistrato, "per i quali, mancando i rimedi ordinari, conveniva ai sudditi di ricorrere al trono."
Esaminava pure le proposte del Presidente del Buon Governo per conferire impieghi, e dava sempre il suo parere sulle suppliche dei postulanti di qualunque posto di "Giudicatura."
L'I. e R. Consulta composta di un presidente, di tre auditori e di due segretari, aveva la sua sede in un locale del fabbricato degli "Ufizi", dalla parte destra, e si adunava il lunedė e il giovedė mattina di ogni settimana, e pių volte se occorreva.
I segretari, pero, in ciascun giorno feriale davano udienza, ricevevano le suppliche ed ascoltavano i ricorrenti, per renderne poi conto nelle adunanze.
Spettava alla I. e R. Consulta di minutare le leggi a mano a mano che ne veniva richiesta dalle RR. Segreterie di.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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