La legge del 30 dicembre 1814 provvide all'amministrazione generale del Registro; quella del d́ 11 febbraio 1815 stabiĺ le norme per la carta bollata; e per quanto risguardava le carte da giuoco, fu provveduto con la legge del 25 agosto 1816 che regolava altreś la percezione dei diritti delle tasse e delle multe concernenti le rispettive materie.
Dall'amministrazione generale del Registro dipendevano l'ufizio della conservazione delle ipoteche, ed i pubblici archivi generali di Firenze, Siena e Pontremoli che vi furono uniti "coi biglietti" del 9 settembre e del 20 ottobre 1815.
Col Motuproprio del 28 luglio 1815 Ferdinando III nomiṇ una Commissione incaricata della compilazione del Codice criminale, sotto la presidenza del cavalier Gran Croce don Neri dei Principi Corsini, direttore dell'I. e R. Dipartimento di Stato, e composta dei consiglieri cav. Pietro Pandini presidente dell'I. e R. Consulta; cav. Bernardo Lessi auditore della medesima; cav. Aurelio Puccini presidente del Buon Governo; cav. Giovan Paolo Serafini presidente della Ruota criminale; cav. Pietro Fabroni avvocato fiscale e Guido Angiolo Poggi "professore emerito di istituzione criminale". Il cavalier Donato Chiaromanni auditore del Magistrato supremo, fu eletto segretario.
Rimase in vigore senza modificazione il nuovo ufizio del Segno, che con sovrano motuproprio del 9 dicembre 1782 era stato sostituito all'antico, per i riscontri e segnature delle stadere, bilance e pesi; come pure delle misure da vino, da olio da biade e lineari, affidandone la soprintendenza ai rappresentanti della Comunità civica di Firenze.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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