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      Quelle di campagna, per regola, non erano ammesse, eccettuato il caso che appartenessero ad uno dei comuni che mantenevano un'alunna levatrice nell'Ospizio.
      Con lo stesso Motuproprio del 24 novembre 1815, fu pure istituita una pubblica cattedra d'Ostetricia per gli uomini nello stabile dello Spedale degli Innocenti, dove si ricevevano tutte le creature che venivano esposte.
      Il sistema col quale si esponevano i fanciulli consisteva in una ruota come quelle usate nei conventi; entro la quale deposto il fanciullo, la persona che lo aveva portato girava la ruota, dava una strappata al campanello per avvisare chi era incaricato di ricevere quei piccoli infelici, e fuggiva per non essere scoperta entrando subito sotto l'arco di Via della Colonna, che allora si diceva Via del Rosario.
      Dallo Spedale degli Innocenti si sussidiavano pure quelle famiglie che non erano in grado di pagare una balia quando la madre era impotente ad allattare; e si accordava altresì un sussidio mensuale a quelle povere madri le quali per quanto allattassero da sé stesse la creatura, si trovavano in condizioni miserabili o perché rimaste vedove, o perché abbandonate dal marito.
      All'oggetto che tutti gli stabilimenti di pubblica beneficenza fossero tenuti con la massima regolarità e corrispondessero in tutto e per tutto allo spirito di pietà che li aveva istituiti, vennero posti col Motuproprio del 21 marzo 1817 sotto la sorveglianza di una speciale deputazione incaricata di curarne la buona direzione e la retta amministrazione.


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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 714

   





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