A questo vi erano addetti un capitano, un tenente, un auditore militare, un aiuto, un sergente e un caporale dei veterani che facevano da scrivani. Costoro dovevano essere costantemente reperibili tanto di giorno che di notte per qualunque evenienza, come in casi d'incendio o di altro infortunio, distaccando sul momento un certo numero di soldati con l'ordine di recarsi sul luogo del disastro, o facendo avvisare per un volante il corpo dei pompieri, rendendone però immediatamente informato il "General Comando" in Piazza dei Giudici per gli ordini opportuni.
Gli ufficiali di piazza avevan l'incarico di dirigere e regolare i corsi delle carrozze nel carnevale, per San Giovanni ed in altre circostanze di pubbliche feste. Ogni ufficiale aveva sott'ordine un soldato dei cacciatori a cavallo o dragoni, che lo seguiva alla distanza di dieci passi, perlustrando lungo il corso fra le due file delle carrozze.
Fra i servizi di piazza vi era pur quello di mandare un caporale e due uomini della Gran Guardia di Palazzo Vecchio, ogni volta che andava la comunione ai malati della cura di Or San Michele e di quella di Santo Stefano. Era allora in uso che il servo di chiesa, incappato nella veste bianca, prima di portare il Viatico facesse un giro per la cura sonando il cenno con un grosso campanello di bronzo.
Il servo di San Michele e quello di Santo Stefano, andavano in Piazza del Granduca dall'ufficiale di guardia, affinché mandasse i soldati alla chiesa; e questi col fucile abbassato, e con la baionetta che fregava quasi terra, accompagnavano la comunione, uno di qua e uno di là al baldacchino, ed il caporale dietro, non tornando al corpo di guardia finché non avevano riaccompagnato il Viatico in chiesa.
| |
Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
|
|
Comando Piazza Giudici San Giovanni Gran Guardia Palazzo Vecchio Or San Michele Santo Stefano Viatico San Michele Santo Stefano Piazza Granduca Viatico
|