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      I veterani facevano pure il servizio delle Gallerie, guadagnando così qualche soldo per il tabacco. Spesso davano qualche spiegazione ai forestieri, poiché un po' alla meglio cinguettavano il francese, essendo molti di essi stati soldati con Napoleone.
      Ed era anche per questo: che consideravano i soldati nuovi come gente da nulla, e più adattati a fare il prete che il soldato.
      Quando poi fu impiantato in Firenze il telegrafo, fu affidato il delicato incarico di portare i dispacci ai veterani come persone fidate, le quali però, spesso, con la loro lentezza nel recapitarli, facevan perdere tutto il vantaggio della meravigliosa scoperta!
      Lo stato della I. e R. Marina da guerra si componeva di un comandante supremo; di un capitano, tenente di fregata; di un tenente di vascello; di un tenente di fregata, magazziniere generale; di due sottotenenti di fregata; di un cappellano; di un primo scrivano; di un primo chirurgo e di quattro primi piloti col grado d'alfiere di fregata.
      Anche il corpo dei pompieri fu oggetto di speciali cure per parte di Ferdinando III, il quale, con dispaccio del 4 gennaio 1819 organizzò definitivamente la "Guardia dei Pompieri" che doveva rivestire caratteristiche e grado militare.
      Soprintendeva a questa guardia il Presidente del Buon Governo ed il Gonfaloniere pro tempore.
      Il corpo di guardia, al quale come oggi è annesso il magazzino delle macchine, era anche allora nei locali di San Biagio.
      Quando salì al trono Leopoldo II, questi trovò il Granducato costituito ed ordinato in modo da non richiedere al suo senno, almeno per il momento, modificazioni o riforme di sorta.


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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 714

   





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