Ed infatti i quotidiani esercizi, le giornaliere istruzioni e le marce, in due mesi soli fecero di quei cittadini volenterosi ed amanti del proprio paese, un piccolo esercito disciplinato e istruito.
La popolazione fiorentina poté ammirare la marziale tenuta della Guardia Urbana la mattina di domenica 17 aprile 1831 nella quale il Granduca "verso mezzogiorno" passò in rivista il primo battaglione nel Giardino di Boboli, e precisamente sul piazzale della Meridiana.
Le II. e RR. Granduchesse e le Arciduchesse, vi assistettero dalle finestre del Quartiere detto appunto della Meridiana; ed una folla enorme nei suoi abiti di festa, gaia, contenta, come per un lieto avvenimento di famiglia, accorse in Boboli ad ammirare la più scelta parte di essa.
L'entusiasmo fu indescrivibile, per quanto contenuto dalla presenza del Sovrano, il quale, come fu fatto pubblicare anche dalla Gazzetta Ufficiale, "rimase edificato dell'ordine e della precisione che in eminente grado distinguevano un tal corpo, a cui pubblicamente attestò la sua piena soddisfazione;" ed il comandante superiore balì Niccolò Martelli ricevé dal Granduca particolari congratulazioni.
Quella solennità fu indimenticabile per molti motivi: primo fra tutti quello, di far vedere che all'occorrenza, non si era degeneri dagli avi.
Ma "quando tu stai bene, Iddio ti guardi" dice un vecchio dettato. E così avvenne della Guardia Urbana: la quale, col suo mirabile contegno e la sua disciplinatezza destò le gelosie della "soldatesca stanziale, che non tollerava di essere superata nell'ammirazione sincera e spontanea del popolo e del principe e nell'esemplare portamento militare.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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