Le tavole vennero disposte nel luogo chiamato i bagni Pubblici, "dove tuttavia si conservano due belle stanze a volta reale."
Nella prima stanza fu posta la tavola per le dodici persone del seguito; e nella seconda, meglio conservata e più spaziosa, quella del Sovrano e delle cariche.
Dopo desinare, Leopoldo II assisté agli scavi ove fu scoperto "una gran parte d'un pavimento ed una nicchia a mosaico, alcune conchiglie, ed una piccola figura di bronzo che fu battezzata per un Ercole." Nel tempo che il Granduca osservava questo, fu avvertito che si scoprivano in altra parte delle ossa: egli vi accorse, e si dilettò nel veder mettere alla luce tre cadaveri umani ottimamente conservati, un anello che per ricordo si pose in dito, un lume a mano, un piccolo vaso di rame, una specie di bacino a due manichi, ed altri oggetti ed utensili dei quali gli fu fatto un presente.
Il Granduca fu soddisfattissimo, e ne parlò con compiacimento ad alcuni artisti napoletani che gli vennero presentati.
La mattina del 4 giugno fu fatta in suo onore una rivista generale di 6000 uomini "con diverse evoluzioni" alla presenza del re e dei principi della casa reale. Leopoldo II vi intervenne a cavallo ed ammirò molto la tenuta delle truppe, come doveva fare: ma si era divertito più a Pompei.
La sera andò alla magnifica festa data in suo omaggio dal principe Tommaso Corsini ed alla quale intervenne la Corte e tutta l'aristocrazia napoletana, che ne rimase ammiratissima.
Alle dodici meridiane del dì 5, nelle stanze del re Francesco, fu stipulato il contratto civile fra il Granduca e S. A. R. Donna Maria Antonia, principessa delle Due Sicilie.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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