Con la costruzione del palazzo Borghese l'architetto Baccani assicurò la sua fama. Già egli era noto per i suoi concorsi, coronati tutti da ottimo successo; quello però di maggiore importanza fu il triennale dell'Accademia di belle arti nel quale vinse la medaglia d'oro con l'effigie di Michelangelo, e nel rovescio le tre corone intrecciate dell'Accademia. Il valore della medaglia era d'intrinseco quarantotto zecchini e otto paoli di moneta toscana, equivalente a cinquecentoquarantadue franchi.
Non sarà inopportuno qui di raccontare, riferendosi a dieci o dodici anni innanzi, che la distribuzione delle medaglie di quel concorso fu fatta con solennità nella sala del Buon Umore e le medaglie dei premiati tanto in architettura, pittura e scultura, vennero distribuite personalmente dalla granduchessa Elisa Baciocchi; la quale, nell'istesso giorno, volle che i tre premiati maggiori, cioè in architettura Baccani, in pittura Bezzuoli, e in scultura Pozzi, andassero a pranzo da lei al palazzo Pitti, ove era pure invitato il presidente dell'Accademia, senatore Giovanni Degli Alessandri, il grande scultore Canova e l'egregio professore Benvenuti.
Essendo i tre giovani premiati stati messi insieme, per metterli forse in minore imbarazzo, avendo ognuno poco più di vent'anni, così avvenne che tutt'e tre, facendosi coraggio l'un con l'altro e perdendo a poco a poco la soggezione d'un pranzo a Corte, si facevano riempire troppo spesso il bicchiere, giacché il vino della signora Baciocchi era molto diverso da quello che abitualmente bevevano a casa loro.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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