La perizia di questo lavoro si fece dal Direttore delle RR. Fabbriche nel 17 agosto 1827; ed il progetto definitivo fu approvato dal Magistrato civico nell'adunanza del 19 novembre successivo.
Considerando poi il prelodato Magistrato che alle due nuove strade conveniva dare un nome, nel dì 30 marzo deliberò che quella in prosecuzione di Via Larga e che arrivava alle mura si denominasse Via Leopoldo e l'altra traversa Via Marianna, "in onore e memoria dei regnanti." Una settimana dopo pervenne al signor Gonfaloniere la partecipazione che S. A. I. e R., "si era degnata di gradire i sentimenti di devozione" della Magistratura civica, ma che per una specie di umiltà e di devozione aveva ordinato che le due nuove strade si chiamassero, l'una Via San Leopoldo e l'altra Via Sant'Anna!
Chi sa che Leopoldo II non prevedesse d'andare a finir sugli altari. Non ci corse nulla!
XXVIPiazza del Granduca
La Dogana in Palazzo Vecchio - Facchini e ragazzi - Il tetto dei pisani - I ciarlatani nei giorni di mercato - Il Niccolai, il Billi e Trentuno - Colossi della scienza - Cavadenti e contadini - Orologiari di ventura - Mercurio Castelli di burattini - I maccheroni freddi di Martino - La ritirata - L'Angelus Domini - I cartelli de' teatri - Il Canto dell'acquavite.
Piazza del Granduca, quella che oggi si chiama della Signoria, la più antica e la più celebre di Firenze, aveva un'impronta speciale, un carattere tutto proprio, del quale non se ne ha più la minima idea.
La Dogana era in Palazzo Vecchio; e la porta dal lato di tramontana dietro al Cavallo, si chiama tuttora porta della Dogana.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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