Questo sedicente professore col disegno dell'architetto Francesco Leoni, oltre all'edificare sulla vecchia area delle Stinche molte botteghe, e comode ed eleganti abitazioni, fece costruire una stupenda cavallerizza con annessa scuderia e la famosa gran sala, detta della Filarmonica, di stile dell'Impero, tal quale oggi si vede.
La cavallerizza fu costruita dove era prima il lavatoio; ed a questa era congiunto il locale per gli esercizi equestri, lungo settanta braccia, largo trenta ed alto ventitré, che prendeva luce da due grandi lanterne a cristalli. Codesto locale cedé poi il luogo al teatro Pagliano, che diede lo sfratto ai cavalli per dar posto.... ai cantanti.
L'ibrido connubio fra Euterpe ed Esculapio, riuscirono a fare del Pagliano una macchietta originale e curiosa. Un poema di 16 canti in sesta rima: La Paglianeide ossia Teatro e Medicina, dettato dal pittore Cesare Paganini, lo celebra come un eroe da strapazzo; ma questo poema, un grosso volume in ottavo, è restato incompleto, perché fu pubblicato nel 1855 e il protagonista visse ancora oltre 25 anni!...
Il Palazzo del Bargello, che in oggi è conosciuto più civilmente sotto il nome di Palazzo Pretorio, fu poi restaurato dall'architetto Mazzei e dal pittore Gaetano Bianchi. Ivi ha sede il Museo Nazionale, ma fino al 1859 era luogo di non men trista fama delle Stinche, tanto più quando i carcerati, abbattute quelle, vennero ivi rinchiusi.
Non è il caso di rifare la storia di cotesto antico monumento, che fu sede del Duca d'Atene, e d'onde venne cacciato per furore di popolo.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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