A tutti i casi c'erano i renaioli per ripescarlo e la Misericordia per portarlo via!
Una delle passioni, si può dire, innate, nei fiorentini è stato sempre il teatro. Avranno cenato magari con una fetta di salame e avranno bevuto acqua, ma il teatro, almeno la festa ci doveva entrare.
I teatri più popolari erano quelli dove recitava lo Stenterello, la maschera inventata da Luigi Del Buono, nato nel 1751 e che prima faceva l'orologiaro. Questi teatri sono: la Piazza Vecchia, sulla piazza omonima in cima a Via del Melarancio ed oggi incorporato nel palazzo Carrega; il teatro Leopoldo o comunemente la Quarconia e il Borgognissanti.
Il teatro della Piazza Vecchia era talmente piccolo, che pareva un casotto da burattini; era costruito quasi tutto di legname, e parecchio più sudicio degli altri due. Si diceva degli Arrischiati, quasi per definire che era un bel rischio l'entrarvi. Sulla porta, per spiegare tale arguta e profonda definizione, c'era lo stemma con una trappola con dentro un topo che faceva di tutto per scappare, nonostante che un gatto fosse li pronto ad agguantarlo se gli riusciva.
Alla Piazza Vecchia recitava lo Stenterello Amato Ricci, il beniamino dei fiorentini, per il suo modo simpatico di recitare e di dire barzellette e frizzi pulitamente, senza le sguaiataggini di altri suoi colleghi, facendo ridere per la sua spontaneità e le mosse curiose ed originali. Più che Stenterello, poteva dirsi un vero caratterista, ed andavano a sentirlo anche i signori i quali nelle ultime sere di carnevale vi mandavano i figliuoli, accompagnati dalle governanti e dai precettori.
| |
Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
|
|
Misericordia Stenterello Luigi Del Buono Piazza Vecchia Melarancio Carrega Leopoldo Quarconia Borgognissanti Piazza Vecchia Arrischiati Piazza Vecchia Stenterello Amato Ricci Stenterello
|