Quei carri e quelle mascherate, ad alcune delle quali come quella del "Trionfo di Arianna e Bacco" era talvolta permesso di recarsi nel Giardino di Boboli, dalla parte della Meridiana per fare atto d'omaggio ai Sovrani, prendevan parte ai corsi delle carrozze che si facevano nelle ultime tre domeniche di carnevale, nel giorno di Berlingaccio, e negli ultimi due giorni.
Ai corsi interveniva sempre anche la Corte in mute di sei cavalli, talvolta fino in numero di dieci; ed i principi e le principesse avevano seco il loro maggiordomo, le dame e i ciambellani di servizio. Quella dei Sovrani era scortata da otto guardie del corpo.
Il corso cominciava dalla Piazza Santa Croce dove lo spettacolo della folla delle maschere era veramente allegro e pittoresco. Quindi, girando attorno alla fonte, e poi per Via del Diluvio, Via del Palagio, Via del Proconsolo, Piazza del Duomo, Via de'Cerretani e Via dei Tornabuoni girava intorno alla colonna di Santa Trinita: in seguito poi, entrava fino in Lungarno.
Lungo lo stradale, a tutte le cantonate, era posta una sentinella di fanteria onde impedire che entrassero nel corso i barocci o le carrozze indecenti. Il comando di quei soldati era in Piazza Santa Croce in faccia alla fonte guardando la chiesa, dove stava schierato un plotone comandato da un capitano; ma il responsabile vero del servizio era il Comandante di Piazza, che stava alla destra del capitano, per dare gli ordini opportuni ove occorresse; e gli Aiutanti di Piazza dovevan perlustrare a cavallo fra le due file delle carrozze da un capo all'altro del corso per mantenere il buon ordine della popolazione e delle carrozze, affinché non accadessero disgrazie.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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