XXXIIIL'Ascensione e il "Corpus Domini"
La "festa del grillo" - Fra' boschetti - Allegre brigate - Il latte di Neri - L'agnello co' piselli - Da Porta al Prato al Palazzo - Colazione sull'erba - Tutta la Corte al Palazzo - La benedizione - Effetto novissimo - Nelle ore pomeridiane - Il festino del Granduca - La processione del Corpus Domini prima del Concilio di Vienna - Controversie - La Bolla di Pio II - La processione sotto la Repubblica; sotto il principato; sotto i Lorenesi - Trombini e ciambelloni - Il giro - Il baldacchino - In Santa Maria Novella - La fiorita - Una bianca - Il gobbo Martelloni - La settimana dell'Ottavario - A San Giuseppe - Le ire del Santo Re David - Il Lachera - Le lonze - In Boboli - L'addobbo delle botteghe.
Il giorno dell'Ascensione, quando capitava in una di quelle giornate di primavera che a Firenze sono un vero incanto, una poesia addirittura, la "festa del grillo" alle Cascine riusciva qualche cosa di meraviglioso. Nelle famiglie se ne discorreva otto giorni innanzi, perché quella del grillo non aveva nulla di comune con le altre feste. L'idea della scampagnata non solo, ma di una folla enorme, di quasi tutta la cittadinanza, si può dire, che andava a passar la giornata sui prati o nei boschi delle Cascine, era un'attrattiva singolarissima.
La consuetudine ormai inveterata d'andare a "levare il grillo dal buco," era il pretesto, era la finzione, inventata dai giovanotti e dalle ragazze per allontanarsi dalle mamme che stavan vigilanti, perché essendoci passate anch'esse, da quei ferri, ai loro tempi, sapevan per prova che i dami, con la scusa del prezzemolo giravan tutto l'orto!
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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