La processione percorreva dai fondamenti del Duomo, Via del Proconsolo, Piazza della Signoria, il Ponte Vecchio, Borgo Sant' Jacopo, Ponte Santa Trinita, Via Tornabuoni, Via del Sole e Piazza di Santa Maria Novella. La Signoria e i Magistrati ascoltavano la messa, e quindi se ne tornavano in Palazzo Vecchio. Quando il baldacchino usciva di Duomo lo sostenevano, fino scesa la gradinata, i Capitani di Parte. Avanti al baldacchino andavano i pifferi e dietro gli altri suonatori.
Anche dopo caduta la Repubblica, i Granduchi Medici, che intervenivano in pompa magna alla processione, conservarono ed accrebbero alla festa del Corpus Domini, solennità e grandezza.
Con le provvisioni del 1584 e del 1624 fu perfino proibito "di passeggiare, e attraversare a piedi e a cavallo e con cocchi, le strade dove passava la processione;" non essendo nemmeno permesso di stare alle finestre invece che sulle porte delle case in ginocchioni "come si conviene," sotto pene pecuniarie e, in certi casi, con qualche amorevole tratto di corda.
Sotto i Medici il baldacchino era portato dai cavalieri di Santo Stefano con la loro uniforme, cioè elmo, corazza e gambali di ferro, col manto bianco e la croce rossa sulla spalla sinistra.
Nel 1622 fu ordinato che il "Magistrato della Parte deputasse due senatori con due altri, i quali alcuni giorni innanzi andassero personalmente per tutte le strade della processione, e casa per casa, esortassero tutti i padroni o abitanti di esse, che ciascuno adornasse ed apparasse lo spazio della sua casa con metter anco fuori quadri e simili ornamenti.
| |
Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
|
|
Duomo Proconsolo Piazza Signoria Ponte Vecchio Borgo Sant Jacopo Ponte Santa Trinita Via Tornabuoni Sole Piazza Santa Maria Novella Signoria Magistrati Palazzo Vecchio Duomo Capitani Repubblica Granduchi Medici Corpus Domini Medici Santo Stefano
|