La risoluzione di quest'affare, che prese delle proporzioni straordinarie, merita di esser raccontata, perché dà un'idea dei tempi.
Il Magistrato, messo così alle strette dal sovrano rescritto, prese l'eroica risoluzione di bandire un concorso; ed adunatosi il 23 febbraio 1827 ordinò "farsi un Programma al pubblico per invitare gli architetti e ingegneri tanto della città che di fuori a partecipare, a tutto il mese di marzo, al signor Gonfaloniere, il disegno ben dettagliato per sottoporlo al giudizio dell'Accademia delle Belle Arti, perché unitamente al signor Gonfaloniere sia scelto il più elegante ed il più economico da porsi in esecuzione."
E per formulare il detto Programma restarono incaricati i signori avvocato Luigi Vecchietti e Giovacchino Faldi, unitamente al signor ingegnere di circondario, fissando un premio di zecchini trenta all'architetto, o ingegnere, o macchinista, il cui disegno fosse prescelto ed approvato, a condizione che il vincitore del concorso dovesse assistere all'esecuzione del medesimo.
Il concorso ebbe termini molto ristretti; poiché nel dì 18 aprile 1827 il Magistrato fu in grado di riunirsi per decidere in merito al medesimo, e prendere una deliberazione.
I signori Priori però rimasero disillusi, "perché sentirono dal loro signor Gonfaloniere" che il Presidente dell'Accademia delle Belle Arti, con biglietto del 16 aprile di detto anno, gli aveva comunicato che l'Accademia aveva deciso di non conferire il premio a nessuna delle opere dei concorrenti, per il "più elegante ed insieme più economico progetto di una macchina da erigersi sul Ponte alla Carraia per incendiarvi i fuochi d'artifizio nelle solite ricorrenze.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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