Anche questo palio era di velluto rosso foderato di raso; la carriera aveva luogo dal ponte sul Mugnone fuori di Porta al Prato, prendendo di Borgognissanti, Parione e Condotta, fino a Sant'Apollinare in Piazza di San Firenze.
Questi tre erano i palii più importanti e più serii, ai quali prendevan parte i migliori "cavalli barberi" di tutta l'Italia. Alcuni principi di Casa Medici furon così innamorati di questo genere di divertimento, che facevano venire di Barberia i corridori più famosi. Fra gli altri della famiglia, uno dei più appassionati fu il gran principe Ferdinando figlio di Cosimo III, il quale, avendo avuto in dono dal Bey di Tunisi dei superbi barberi, ne stabilì la razza alla villa del Poggio a Caiano.
Gli altri palii che si eseguivano in Firenze, sebbene di minore importanza, non per questo divertivano meno il popolo minuto, che si sbizzarriva anzi a sfogare la sua bestialità, bastonando senza misericordia quei disgraziati cavalli mentre passavano, e buttando loro cappelli, bastoni e perfino cani, perché si attaccassero ai garretti e spaventarli di più.
Una di tali corse, era quella che si faceva per San Lorenzo, dalla Porta a San Gallo al Canto alla Paglia, dall'arco dell'Arcivescovado, dov'era la ripresa. Si chiamava il palio de' ciuchi, tant'erano arrembati i cavalli che vi prendevan parte, e che in quel giorno riscuotevano più bastonate che in tutto il resto dell'anno. Accadeva spesso che alla Base, dove la strada fa conca, molti andassero in terra e non arrivassero alla ripresa che a comodo.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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