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      La fiera di San Martino, che si faceva l'11 novembre sul Ponte Santa Trinita e in Via Maggio, aveva anch'essa la sua nota caratteristica. La specialità di tal fiera erano i trabiccoli, e gli altri scaldaletti chiamati preti; zane, cestini da bambini, paniere da biancheria, e panieri d'ogni genere. Ed era curiosa la processione delle donne da casa e delle massaie, che tornavan coi trabiccoli o i preti; e le paniere, le zane e i cestini che si facevan portare dai ragazzi, i quali, per fare il buffone, se le mettevano addosso nascondendocisi dentro, baciando e correndo come se quelle zane camminassero da sé.
     
      Il dì 8 settembre, giorno dedicato alla Natività della Madonna, si solennizzavano in molte chiese a Firenze grandi feste in memoria della liberazione di Vienna dall'assedio dei Turchi, avvenuto appunto in quel giorno del 1683.
      A San Pier Maggiore, anche prima di quell'epoca, si faceva festa solenne; e le monache ivi stabilite, addobbavano la chiesa con grande ricchezza, esponendo all'adorazione dei fedeli il quadro di "Maria Vergine gravida!"
      Per dir la verità, quelle monachine tanto spregiudicate avrebbero forse fatto meglio a non toccare un tasto così delicato, facendo invece la festa a qualche altra Madonna che si adattasse più alla chiesa d'un convento di monache!
      Ma, riflettendoci bene, non c'era da far le meraviglie, perché la badessa di quel monastero avendo il privilegio di sposare virtualmente per antica usanza l'arcivescovo di Firenze prima che questi prendesse possesso della diocesi, si poteva menar buono anche la "Madonna gravida.


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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 714

   





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