Finite le messe, la maggior parte di quei devoti di nuovo genere, invadeva tutte le botteghe dei bozzolari, in Via dei Calzaioli, e dal Melini in Lungarno, dal Ponte Vecchio, per mangiar la stiacciat' unta calda che in quella sera era d'obbligo. Il concorso per la cittą durava fin dopo le due come se fosse di giorno; e pił qua e pił lą, si trovavan comitive di egregi ubriachi, che cantavano a squarciagola, senza perņ molestar nessuno.
Il giorno di Ceppo c'era il servizio di chiesa in Duomo, col Granduca e la Granduchessa che andavano alla messa solenne con le carrozze di gala e le guardie nobili; tutte le famiglie e i parenti si riunivano a tavola per mangiare il cappone tradizionale. La sera molti rimanevano in casa a far la tombola, o divertendosi immensamente all'onesto giuoco dell'Oca, che pareva un omaggio reso al Sovrano!
XXXVIIl primo parto della Granduchessa
La nascita del Principe ereditario
L'animo e la cultura della Granduchessa - L'annunzio officiale di un prossimo parto - Adunanza del Magistrato civico - La Regina di Napoli a Firenze - I reali piedi di Sua Maestą - Ritratto della Regina - Servitori napoletani - Un triduo - La morte di una figlia del Granduca - Dolori di parto - Nasce una femmina! - Battesimo della real prole - Solenne Te Deum - Le spese per l'illuminazione - La partenza della Regina - La purificazione dopo il parto - Voti esauditi - La nascita del Principe ereditario - Il compare e la comare - L'intervento del Sovrano - Dispensa di spese - Un'altra illuminazione - Un discorso fatto bene.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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