Che perciò sia trasmessa al Governo copia della presente deliberazione, e sia la medesima pubblicata per le stampe." La deliberazione fu approvata con dieci voti tutti favorevoli.
Il Governo impressionato del fermo contegno del Magistrato civico pregò il Gonfaloniere di sospendere la pubblicazione della deliberazione presa dal Magistrato facendo "formale promessa" che nel giorno successivo sarebbe stata revocata la legge militare. Le cose andaron però sempre più a rifascio, e si tornò indietro di cent'anni.
Caduto il Governo provvisorio, nel dì 12 aprile 1849 il Magistrato di Firenze prese le redini dello Stato per tutelare l'ordine, impedire disordini che avrebbero portato all'anarchia e nominò una Commissione che lo cooperasse.
Quindi nel giorno stesso venne nominato un Governo provvisorio composto dei seguenti cittadini: colonnello Giacomo Belluomini, incaricato del portafoglio della Guerra; Tommaso Tornetti, del portafoglio degli Affari esteri; Antonio Allegretti, del portafoglio dell'Interno; Vincenzo Martini, di quello delle Finanze, Commercio, e Lavori pubblici; Augusto Duchoqué, del portafoglio di Grazia e Giustizia; Francesco Giaconi, del portafoglio degli Affari Ecclesiastici; Marco Tabarrini, dell'Istruzione Pubblica e Beneficenza. Il nuovo Governo domata la rivoluzione, iniziò pratiche per il ritorno del Sovrano.
Fu deliberato di richiamare Leopoldo II, che francamente non lo meritava per la sua pusillanime e non troppo leale condotta, verso un popolo che lo aveva inalzato molto più del suo merito.
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Firenze vecchia.
Storia cronaca anedottica costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze 1899
pagine 714 |
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Governo Governo Magistrato Gonfaloniere Magistrato Governo Magistrato Firenze Stato Commissione Governo Giacomo Belluomini Guerra Tommaso Tornetti Affari Antonio Allegretti Interno Vincenzo Martini Finanze Commercio Lavori Augusto Duchoqué Grazia Giustizia Francesco Giaconi Affari Ecclesiastici Marco Tabarrini Istruzione Pubblica Beneficenza Governo Sovrano Leopoldo II
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