17.
L’asticella AB è imperniata nel punto O, scelto in modo che l’asticella, malgrado il suo peso, resti in equilibrio in qualunque posizione. Lungo AB per mezzo di appositi uncini possono sospendersi diversi pesi dall’una e dall’altra parte di O; e si può constatare che l’asticella resta in equilibrio quando i momenti dei due pesi, cioè i prodotti dei pesi per le distanze dal pernio O, sono eguali: e che perciò un piccolo peso può equilibrare l’azione di un peso maggiore, purchè esso sia attaccato a distanza maggiore dall’asse, purchè abbia cioè un braccio più lungo.
33. Statica dei corpi soggetti alla gravità. - La forza di gravità agisce su ciascuna particella dei corpi, per quanto piccola, nella direzione della retta che la unisce col centro della Terra; e tutte queste forze agenti su ciascuna molecola possono considerarsi praticamente come parallele, trovandosi il centro della Terra a distanza grandissima. Se il corpo è rigido noi possiamo comporre tutte queste forze in una risultante unica, eguale alla loro somma; essa sarà il peso del corpo e sarà applicata in un punto che occupa una posizione invariabile nel corpo e che si chiama centro delle forze parallele di gravità, o, più semplicemente, centro di gravità o baricentro.
Ciò significa che noi possiamo, nella statica dei corpi pesanti rigidi, dimenticare le forze di gravità agenti nei vari punti di essi, e tener conto soltanto di una forza unica eguale al peso del corpo, applicata nel suo centro di gravità e agente in direzione verticale.
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