Fissato il criterio di eguaglianza e di molteplicità tra le masse, non ci resta, per misurarle, che scegliere un’unità di misura. A questo scopo si è convenuto di prendere come unità la massa di 1 cm^3 d’acqua distillata a + 4° C, e le si è dato il nome di grammo.
Adunque un corpo di qualunque natura avrà la massa di 1 grammo se sottoposto a una forza qualsiasi acquista la stessa accelerazione che acquisterebbe 1 cm^3 d’acqua distillata a + 4°; e avrà la massa di m grammi se per acquistare la stessa accelerazione richiede una forza m volte maggiore di quella necessaria per un corpo di un grammo.
Come conseguenza tra le forze F, F' che imprimono la stessa accelerazione a due corpi di massa m, m' sussiste la relazione
F : F' = m : m' (1)
Invece, per il secondo principio dianzi enunciato, tra le forze F, F' capaci di imprimere le accelerazioni a, a' a uno stesso corpo sussiste la relazione
F : F' = a : a' (2)
40. Misura dinamica delle forze. - Le due relazioni ultime permettono di eseguire il confronto tra due forze che imprimono la stessa accelerazione a due masse diverse, o tra due forze che imprimono accelerazioni diverse allo stesso corpo.
Supponiamo adesso che una forza F sia capace di imprimere l’accelerazione a alla massa m, e un’altra forza F' sia capace di imprimere l'accelerazione a' alla massa m'. Per confrontare le due forze, immaginiamone una terza, fi, capace di imprimere l’accelerazione a' alla massa m'.
Il confronto tra F e fi può farsi in base alla (1)
F : fi = m : m'
E quello tra fi e F' in base alla (2)
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