Newton enunciò questo principio con le parole: a ogni azione corrisponde una reazione eguale e contraria.
Citiamo alcuni esempi per illustrare il principio medesimo. Una calamita attira un pezzo di ferro, e il ferro attira la calamita con una forza eguale ed opposta. Lo stesso può dirsi delle attrazioni e repulsioni elettriche ed elettromagnetiche.
La Terra attira un corpo qualsiasi alla sua superficie; ma se fosse possibile tener fermo il corpo, si constaterebbe che esso attira la Terra con una forza eguale.
Se un cavallo tira una slitta su un piano, eserciterà uno sforzo solamente quando la cinghia d’attacco è in tensione: allora l’azione si estrinseca sulla slitta, per superare gli attriti o per accrescerne la velocità; la reazione, sempre esercitata dalla cinghia, si manifesta sul cavallo, e gli dà il senso dello sforzo.
Quando i due corpi su cui si esercitano l’azione e la reazione son liberi di muoversi, essendo sollecitati in ogni istante dalla medesima forza acquisteranno in ogni istante quantità di moto eguali; se m è la massa dell’uno e v la velocità acquistata in un certo tempo, e se m', v' sono gli elementi analoghi per l’altro corpo sarà perciò
mv = m'v'
ovvero
v : v' = m' : m
cioè le velocità staranno in ragione inversa delle masse dei due corpi. Lo stesso può dirsi degli spazi percorsi alla fine di un tempo qualsiasi; ed è perciò che la Terra e un corpo cadente si spostano in realtà insieme l’uno verso l’altra; ma la Terra, in ragione della sua massa enorme, subisce uno spostamento impercettibile.
| |
Terra Terra Terra Terra
|