55. Energia. Sue diverse forme. - Abbiamo visto che una massa in moto possiede l’attitudine a eseguire lavoro perdendo la sua velocità. Una tale attitudine può anche esser posseduta da un corpo in quiete per virtù della sua forma o della sua posizione. Così una molla compressa può eseguire lavoro nel distendersi; un grave situato a una certa altezza dal suolo può anch’esso nella discesa vincere delle resistenze.
Chiamando energia l’attitudine di un corpo a eseguire lavoro, noi possiamo dire perciò che un corpo in moto, una molla compressa, un grave sollevato dal suolo possiedono energia; più precisamente si designa col nome di energia cinetica o attuale quella dei corpi in moto, e con quello di energia statica, o potenziale, quella posseduta dai corpi per virtù della loro forma o della loro posizione.
Le due energie posson trasformarsi l’una nell’altra. Così un pendolo ha energia cinetica quando passa per la posizione di riposo, la perde quando raggiunge il massimo spostamento, ma allora ha, rispetto alla posizione di riposo, una certa energia di posizione. Nei punti intermedi possiede insieme energia cinetica di posizione. Si dimostra però in Meccanica che in qualunque punto la somma delle due energie è costante; che cioè, passando da una posizione a un’altra, di tanto si accresce l’una di quanto diminuisce l’altra, come se fosse avvenuta una trasformazione integrale della seconda nella prima o viceversa. Lo stesso può dirsi di un corpo che cade liberamente nel vuoto: l’energia potenziale posseduta alla massima altezza va diminuendo, mentre il corpo va acquistando energia cinetica; e quando il corpo raggiunge il suolo l’energia potenziale si è trasformata integralmente in energia cinetica.
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Meccanica
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