Questo fenomeno ebbe il nome di isteresi elastica ed è stato sottoposto ad accurata indagine sperimentale dal Cantone che ne ha dato le leggi e ne ha dedotto la spiegazione dell’attrito interno e quindi dello smorzamento delle oscillazioni elastiche.
In generale questi fenomeni sono più accentuati nei metalli ricotti, sottoposti cioè a un riscaldamento, e poscia a un raffreddamento lentissimo; invece i corpi si avvicinano alle condizioni elastiche ideali per il rincrudimento dovuto alla lavorazione, al passaggio alla filiera ecc.; e meglio ancora per la tempera, consistente nel riscaldamento a temperatura elevata seguito da un brusco raffreddamento. Una grande influenza ha anche la natura del metallo, poichè alcuni si approssimano abbastanza alle condizioni ideali, come l’acciaio temperato, e altri se ne allontanano fino a presentare una specie di pastosità, come il piombo.
61. Tenacità, durezza, ecc. - Quando le deformazioni superano un certo limite, le forze di coesione vengono definitivamente superate e il corpo si rompe. Si chiama appunto coefficiente di rottura di una sostanza il peso necessario per rompere un filo avente la sezione di 1 mm^2. I corpi che hanno un grande coefficiente di rottura si dicono dotati di una grande tenacità. Ha grande influenza in questi fenomeni il modo d’azione, più o meno improvviso, della forza, e l’essere o no il corpo sottoposto a tremiti o ad altre perturbazioni; di tutto ciò si deve tener conto nel calcolo della resistenza dei materiali da costruzione.
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Cantone
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