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      È chiaro allora che se l’orifizio B, e il corrispondente stantuffo avesse un area doppia di S, il liquido vi eserciterebbe una forza doppia, o ciò che è lo stesso, una forza doppia 2F si dovrebbe esercitare dall’esterno per tenere a posto lo stantuffo.
      Ne risulta una conseguenza fondamentale. Per precisare lo stato di compressione interna del liquido, non basta assegnare la forza F che grava su uno stantuffo, ma occorre conoscere anche la superficie di questo; in altri termini lo stesso stato di compressione può esser prodotto da una forza F sullo stantuffo di area S, o da una forza 2F su uno stantuffo di area 2S. Ciò che precisa lo stato del liquido è la forza esercitata su un’area conosciuta, per es. su un cm^2; a questa nuova grandezza fisica, la forza esercitata sull’unità di superficie, che caratterizza lo stato del liquido, daremo il nome di pressione del liquido.
      Il valore così definito della pressione caratterizza lo stato del liquido, eguale in tutti i suoi punti. Ciò importa che se perforando il recipiente, (fig. 38), si introduce fino in B un piccolo canale cilindrico di 1 cm^2 e munito di stantuffo, si eserciterà su questo la stessa forza qualunque sia il punto B, e qualunque sia l’orientazione dello stantuffo medesimo. Chiamiamo la forza così ottenuta sullo stantuffo di 1 cm^2 sprofondato fino in B pressione del liquido nel punto B. Il risultato precedente ci dice che il liquido ha la stessa pressione in tutti i punti che se invece la pressione così definita risultasse diversa nei diversi punti, si constaterebbe un movimento permanente del liquido dai punti dove la pressione è maggiore verso quelli dove essa è minore.


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Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 1. Meccanica - Acustica - Cosmografia
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 173