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      46). A un piatto di questa si sospende un cilindro vuoto C, e sotto un cilindro massiccio D capace di occupare esattamente la capacità del primo; l’equilibrio della bilancia è ottenuto aggiungendo dei pesi qualsiasi nell’altro piattello. Se ora si fa pescare il cilindro pieno nell’acqua di un bicchiere, la bilancia traboccherà dalla parte dei pesi, e si potrà ristabilire l’equilibrio riempiendo di acqua il cilindro vuoto, il che prova che la spinta subita dal pieno è eguale al peso di un egual volume d’acqua.
      70. Galleggianti. - Un corpo parzialmente o totalmente immerso è adunque soggetto a due forze: l’una è il proprio peso, ed è applicata nel centro di gravità del corpo, l’altra è la spinta, eguale al peso del liquido spostato e applicata nel centro di gravità di questo.
      Se il peso supera la spinta il corpo andrà a fondo; se è eguale il corpo starà in equilibrio a qualunque altezza; se il peso è minore della spinta, il corpo emergerà parzialmente, fino a che il suo peso eguagli la spinta subita dalla sola parte immersa. Ma in quest’ultimo caso, se il corpo è omogeneo, il suo centro di gravità si troverà al di sopra del centro di spinta; ed è facile riconoscere che, in generale, l’equilibrio non sarà stabile. La stabilità sarà certo ottenuta con un corpo immerso eterogeneo avente in basso una notevole densità, tale che il suo centro di gravità sia al di sotto del centro di spinta. Così è stabile l’equilibrio di un tubo di vetro chiuso in basso e portante del mercurio. Ma anche quando il centro di spinta è al di sotto l’equilibrio può essere stabile, se alla declinazione del corpo corrisponde tale variazione di forma della parte immersa che la nuova spinta tenda a ricondurre il galleggiante nella posizione primitiva.


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Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 1. Meccanica - Acustica - Cosmografia
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 173