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      Inoltre, osservati al cannocchiale, essi appariscono come un disco di grandezza dipendente dall’ingrandimento, mentre le stelle si comportano come veri punti luminosi, più o meno intensamente luminosi, ma non aventi dimensioni percettibili. A seconda del loro splendore sono classificate in stelle di 1ª 2ª, 3ª… grandezza, sin oltre la sedicesima: ma sono visibili solo quelle delle prime sei grandezze. Queste ultime direttamente visibili sono appena nel numero di 6000, il che sembrerebbe a prima vista incredibile.
      La invariabilità di posizione mutua delle stelle fisse le ha fatto distribuire, sin dall’antichità, in gruppi a cui fu dato un nome che ne richiama in certa guisa la configurazione. È famosa la costellazione dell’Orsa Maggiore (fig. 97), e quella dell’Orsa Minore di cui fa parte la Stella polare, trovantesi sulla congiungente alfa beta delle ruote posteriori dell’Orsa Maggiore, detta anche Gran Carro. Noteremo ancora la costellazione Orione, con la stella Sirio, una delle più brillanti del cielo, e le dodici costellazioni formanti la fascia dello Zodiaco, con le quali il sole appare coincidente nelle varie epoche dell’anno. Citeremo infine la Via Lattea, una grande fascia luminosa che solca il Cielo e che è ben visibile nelle notti senza luna; essa è costituita da stelle e da nebulose risolubili o irrisolubili secondo che i più potenti telescopi permettono di stabilirne o no la costituzione granulare, come agglomerati di vicinissime stelle.
      118. Moto della sfera celeste.


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Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 1. Meccanica - Acustica - Cosmografia
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 173

   





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