Ma la velocità della Terra lungo la sua orbita non è costante: essa è regolata dalla seconda legge di Keplero:
2. Le aree descritte dal raggio vettore che va dal Sole al pianeta sono proporzionali ai tempi impiegati a descriverle. Sono quindi eguali le aree Oqq', Obb', se son descritte in tempi eguali; se ne deduce che la velocità del pianeta è maggiore nel tratto qq' che nel tratto bb'; e in generale la velocità è maggiore quanto il pianeta è più vicino al Sole.
3. I quadrati dei tempi periodici di rivoluzione dei diversi pianeti sono proporzionali ai cubi dei grandi assi. Così se il grand’asse di un pianeta A è quadruplo di quello di un altro pianeta B, la durata di rivoluzione di A sarà otto volte maggiore di quella di B.
125. Tempo vero e tempo medio. - Alle diverse velocità del moto della Terra intorno al Sole corrisponde un moto apparente vario del Sole sulla volta celeste. E quindi il giorno solare vero, cioè il tempo impiegato dal Sole per ripassare due volte consecutive per lo stesso meridiano, sarà differente nelle diverse epoche dell’anno, per quanto queste differenze siano molto piccole. Muovendosi il Sole verso levante, e più rapidamente in inverno, ci vorrà d’inverno un tempo più lungo perchè esso ripassi da levante a ponente sul meridiano da un giorno al consecutivo; cioè il giorno solare vero sarà alquanto più lungo in inverno, e più breve in està.
Per gli usi civili occorreva però che il giorno avesse una durata rigorosamente costante. Si è introdotto perciò il giorno medio, che è dato dal valore medio, entro l’anno, del giorno vero; esso corrisponde al giorno vero di un Sole fittizio che si muova lungo l’Equatore con moto uniforme, impiegando per un intero giro il tempo impiegato dal Sole vero a percorrere l’ecclittica.
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Terra Keplero Sole Oqq Obb Sole Terra Sole Sole Sole Sole Sole Equatore Sole
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