Forma della Terra
Latitudine e longitudine terrestriMoto apparente del Sole
Moto dei pianetiLeggi di Keplero
Tempo vero e tempo medioUnificazione dell’ora
Inclinazione dell’asse terrestre. StagioniLuna e sue fasi
Gravitazione universaleMaree
NOTE
1 Si dimostra che il numero n' di vibrazioni ricevute è legato al numero n di vibrazioni emesse dalle seguenti formole:
n' = n(1 + v/V); n' = n[1/(1 - v/V)]
ove v è la velocità di avvicinamento, e V quella del suono; la prima formola vale quando è in moto l’osservatore, la seconda quando è in moto la sorgente. A pari velocità gli effetti sono perciò, in generale, diversi.
2 Si suppone inoltre che le vibrazioni si propaghino lungo la retta AB senza indebolimento notevole con la distanza, come avverrebbe entro un tubo metallico.
3 In realtà è stato osservato che questa esperienza, diretta a provare il moto effettivo della Terra, è fondata su un’ipotesi: quella dell’invariabilità del piano d’oscillazione, ipotesi deducibile dalla ordinaria legge d’inerzia, ma non verificabile direttamente, poichè l’esperienza della fig. 99 dice non che il piano d’oscillazione sia assolutamente invariabile ma che segue le stelle; nè è lecito dedurne che le stelle e il piano medesimo restan fermi e la Terra si muove. Simile questione si connette con l’impossibilità di rivelare i movimenti assoluti uniformi, cosicchè, stabilito il moto relativo uniforme della Terra e degli astri, non avrebbe neanche senso dire che l’una è in moto e gli altri son fermi, potendo ben avvenire che si muovano entrambi con diversa velocità. In quest’ordine d’idee la direzione del moto di un corpo, la quale tende a restare costante per l’inerzia, non è una direzione fissa nello spazio, ma è fissa rispetto alle stelle.
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Terra Sole Keplero Terra Terra Terra
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