CALORE.
TERMOMETRIA E CALORIMETRIA
1. Quantità di calore e temperatura. - Avvicinando un corpo a una fiamma noi constatiamo che esso si riscalda: la fiamma può essere considerata come una sorgente di calore, capace di comunicarlo ai corpi che tocca. Avvicinando un corpo a un blocco di ghiaccio, il corpo si raffredda; si potrebbe ancora considerare il blocco di ghiaccio come una sorgente di freddo, capace di comunicarlo ai corpi con cui viene in contatto. E poichè un corpo può essere prima riscaldato con una fiamma, e riportato poi alle sue condizioni normali per un breve contatto col ghiaccio, possiamo ritenere che la comunicazione di calore a un corpo può essere compensata col comunicargli freddo, come se quest’operazione equivalesse a una sottrazione di calore. Sarà perciò molto più semplice ritenere che i corpi, nelle condizioni ordinarie, hanno una certa provvista di calore, la quale può essere accresciuta o diminuita; corrispondentemente essi si riscaldano o si raffreddano.
Un corpo caldo, in contatto con un corpo freddo, cede ad esso calore; si dice che il primo ha una temperatura più alta del secondo; e quando il passaggio di calore non ha luogo, essi si dicono alla stessa temperatura. Ma se un corpo ha una temperatura più alta di un altro, ciò non vuol dire che contiene una maggiore quantità di calore - solo per due corpi di egual peso e di eguale natura la maggiore o minore temperatura corrisponde a una maggiore o minore quantità di calore contenuta. Così una punta di platino incandescente, che può essere resa tale assorbendo la piccola quantità di calore svolta da un fiammifero acceso, contiene minore quantità di calore di una pentola d’acqua bollente che ha assorbito, per un tempo notevole, il calore svolto in un grande fornello.
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Quantità Avvicinando Avvicinando
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