Eppure la punta di platino incandescente è a temperatura più alta della pentola d’acqua bollente, e se vi è immersa cede ad essa calore.
Non altrimenti avviene della piccola quantità d’acqua contenuta in un cannello sottile, e che vi raggiunge un livello elevato, e della grande quantità d’acqua contenuta in un ampio recipiente, fino a un livello più basso. Se i due recipienti son messi in comunicazione l’acqua passa dal primo al secondo. La temperatura di un corpo misura adunque la maggiore o minore tendenza della quantità di calore che esso contiene a comunicarsi agli altri corpi con cui viene in contatto.
2. Variazioni di volume dovute al calore. - Nel massimo numero dei casi finora osservati aumentando la temperatura di un corpo se ne aumenta il volume, in generale di una quantità molto piccola. Questo risultato vale per tutti i solidi, per i liquidi (fatta eccezione dell’acqua in un campo limitatissimo di temperatura), e per i gas. Per i solidi è dimostrato dalla palla di S’Gravesand (fig. 1) che passa a freddo attraverso all’anello, e non l’attraversa più se vien riscaldata con una fiamma, mentre torna a passare dopo il raffreddamento. E poichè l’aumento di volume è dovuto all’aumento di tutte le dimensioni del corpo, nel caso della sbarra della fig. 2 il riscaldamento la fa aumentare di lunghezza, come è dimostrato dal moto dell’indice a leva, che amplifica la dilatazione e la rende facilmente visibile. Coi liquidi il fenomeno si complica per la necessità di tenerli in un recipiente, che prende parte anch’esso alla dilatazione, aumentando di capacità. Si rende visibile la dilatazione ricorrendo a un palloncino munito di un cannello stretto (fig.
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Gravesand
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