Così chiamando d0 la densità a zero gradi, di la densità a t°, e M la massa del corpo, sarà
d0 = M/V0; dt = M/Vtcioè
d0/dt = Vt/V0
e per la (3)
d0/dt = 1+(beta)tovvero
d0 = dt(1+(beta)t); dt = d0/(1+(beta)t) (4)
Tra le applicazioni della disuguale dilatabilità dei solidi citeremo le proprietà delle cosidette lamine bimetalliche. Se si sovrappongono, in tutta la superficie, due lamine aventi diversi coefficienti di dilatazione, come il ferro e il rame, la lamina doppia s’incurverà per il riscaldamento, presentendo nella parte convessa il metallo più dilatabile (fig. 10). Se ne possono costruire degli avvisatori automatici assai sensibili per segnalare un accrescimento anormale di temperatura in un ambiente, come pure dei sistemi compensatori per i bilancieri degli orologi da tasca o per i pendoli degli orologi. Questi, invero, per la dilatazione subita quando la temperatura è più alta, oscillano più lentamente; ma si può fissar loro delle lamine bimetalliche opportunamente disposte, portanti all’estremità delle piccole masse e quali per il riscaldamento e l’incurvamento delle lamine medesime vengono avvicinate al centro del bilanciere (fig. 11) o al punto di sospensione del pendolo, ed esercitano così un’azione acceleratrice atta a stabilire il compenso.
Un altro sistema di compensazione nei pendoli è rappresentato dalla fig. 12. Dalla sbarra AA’ pendono due asticelle F, F’ di acciaio cui è fissata la sbarra EE’; da questa salgono due asticelle di zinco CC’, dipinte in nero nella figura, che fan capo alla sbarra BB’ da cui scende la quinta asticella d’acciaio G, la quale passa liberamente pel foro T e sostiene la lente L del pendolo.
| |
|