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      Se adesso si riempie di mercurio un pallone qualsiasi di vetro, munito di un cannello calibrato, e se ne osserva la dilatazione apparente, per es. tra 0 e 100° si può, conoscendo la dilatazione apparente e l’assoluta, calcolare, per differenza, la dilatazione del recipiente. E allora, aggiungendo quest’ultima alla dilatazione apparente osservata con un altro liquido, si può ottenere la dilatazione assoluta di questo.
      Segnaleremo in proposito una importante anomalia dell’acqua. Essa, scaldata progressivamente a partire da 0°, va contraendosi invece di dilatarsi, fino a +4°; acquista perciò a questa temperatura il minimo volume e la massima densità, e al di sopra di 4° comincia a dilatarsi come tutti gli altri corpi.
      È perciò che in un recipiente che contiene acqua raffreddata dal di sopra gli strati più freddi si portano in principio verso il fondo; ma quando questo è occupato da acqua a 4°, che ha perciò la massima densità, non vien più spostata dall’acqua più fredda che si raccoglie in alto, fino a congelarsi. L’apparecchio della fig. 13 serve per la riproduzione di questa importante esperienza.
      9. Dilatazione dei gas. - Nel caso dei gas, i più dilatabili tra tutti i corpi, l’aumento di capacità del recipiente costituisce un piccolo termine correttivo, del quale noi possiamo, in questo studio elementare, anche non tener conto.
      Ma poichè i gas hanno un volume notevolmente variabile a seconda della pressione cui son sottoposti, per studiare gli effetti del calore noi dovremo precisar bene la pressione alla quale il gas si trova prima e dopo il riscaldamento.


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Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 2. Calore - Ottica - Elettrostatica e Magnetismo - Corrente elettrica - Elettrotecnica
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 345

   





Dilatazione