Ht = H0 (1 + (alpha)’ t) (6)
ove (alpha)’ denota il coefficiente di tensione.
Per un gas che segue la legge di Boyle dev’essere
(alpha)' = (alpha) (7)
Infatti se dapprima il gas si dilata alla pressione costante H0, sarà
Vt = V0 (1+ (alpha) t)
Alla nuova temperatura t, tenuta costante, comprimiamo il gas finchè il volume Vt diventi quello di prima V0. Se la legge di Boyle è seguita la nuova pressione Ht sarà tale cheVt/V0 = Ht/H0
cioè si avrà
Ht/H0 = 1 + (alpha)tovvero
Ht = H0(1+(alpha)t) (8)
E confrontando quest’ultima con la (6), si vede che la (7) dev’essere vera.
In realtà però, per le deviazioni dalla legge di Boyle, i valori di (alpha) non sono esattamente uguali ai corrispondenti di (alpha)’. Quando però si tratti di un gas ideale, che obbedisca cioè alla legge di Boyle e a quella di Gay-Lussac, son valide insieme la (5), la (5 bis), e la (8); si noti però che il gas ideale è una pura concezione teorica, dalla quale si scostano alquanto i gas reali, specialmente i più facilmente liquefacibili.
10. Temperatura assoluta. - Se nella (8) si sostituisce ad (alpha) il suo valore teorico 1/273 si ottieneHt= H0(1+t/273) (9)
formola valida, per un gas perfetto, a tutte le temperature.
Se noi ce ne serviamo per calcolare la pressione di un gas alla temperatura di -273°, otterremoH_(-273) = H0 [1+(-273/273)] = H0 x [1-1] = 0
cioè la pressione di un gas perfetto si annulla a -273°, e quindi, per la teoria cinetica dei gas, a quella temperatura cessa il moto delle molecole e gli urti che esse determinano sulle pareti.
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