Questa eguaglianza può servire per determinare sperimentalmente c, il calore specifico del corpo, misurando p, T, P, t e (theta).
L’apparecchio che serve a questo scopo chiamasi calorimetro (fig. 14), ed è costituito da un vaso cilindrico C di ottone sottile dorato, introdotto in un altro più grande E internamente dorato, e sostenuto da tre punte di sughero; si evita con ciò la dispersione del calore comunicato all’acqua nell’immersione del corpo. Un termometro ed un agitatore completano l’apparecchio.
Il corpo viene prima riscaldato a una temperatura nota, in una stufa speciale, e poscia immerso bruscamente nel liquido. Molte cautele sono necessarie per eliminare o correggere diverse influenze perturbatrici, ma noi non possiamo addentrarci in questi particolari.
Un risultato interessante delle numerose determinazioni fatte sui calori specifici dei corpi è espresso nella legge di Dulong e Petit, per la quale se si prendono dei diversi corpi semplici tanti grammi quant’è il loro peso atomico, occorre per tutti la stessa quantità di calore per riscaldarli di 1°. Cosicchè occorrerà sensibilmente la stessa quantità di calore per scaldare di un grado 7 gr. di litio, 27 g. di alluminio, 56 g. di ferro, 108 g. di argento, 200 g. di mercurio. È chiaro perciò che i corpi aventi un alto peso atomico avranno i più piccoli calori specifici.
Si tenga però presente che la legge di Dulong e Petit si verifica in realtà non molto esattamente.
Del calore specifico degli aeroformi diremo qualche cosa più in là.
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Dulong Petit Dulong Petit
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