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      15. Sorgenti chimiche. Le reazioni chimiche ci forniscono la massima parte del calore che ci occorre nei bisogni della vita. Si tratta quasi sempre di composti organici, a base di carbonio e d’idrogeno, che portati in un punto alla temperatura d’ignizione, si combinano più o meno lentamente con l’ossigeno dell’aria, sviluppando calore a temperatura elevata. L’energia termica ottenuta può attribuirsi a un’energia potenziale di affinità chimica posseduta dagli atomi di carbonio o di idrogeno per quelli dell’ossigeno. La quantità di calore svolta nella combustione di un grammo di combustibile, cioè il suo potere calorifico, potè esser misurata esattamente per mezzo di speciali calorimetri. E si son potute dimostrare inoltre le seguenti leggi, che del resto sono una conseguenza del principio della conservazione dell’energia :
      I. La quantità di calore totalmente sviluppata in una reazione chimica, alla quale prendon parte pesi determinati di reagenti, è indipendente dalla rapidità con cui la reazione si compie.
      Così bruciando 1 gr. di carbonio nell’aria o nell’ossigeno puro, si ottiene nel secondo caso una temperatura più alta, ma la quantità totale di calore svolta è sempre, all’incirca, 8000 calorie.
      II. Se il composto ottenuto può in qualche modo esser decomposto, bisogna restituirgli, perchè ciò avvenga, il calore svolto nella sua formazione, o una quantità di energia equivalente.
      Così 1 gr. d’idrogeno, bruciando nell’aria, forma 9 gr. d’acqua sviluppando 34000 calorie; ma l’acqua ottenuta può essere decomposta con la corrente elettrica in idrogeno e ossigeno.


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Nozioni di Fisica per le scuole secondarie
Volume 2. Calore - Ottica - Elettrostatica e Magnetismo - Corrente elettrica - Elettrotecnica
di Orso Mario Corbino
Sandron
pagine 345