La temperatura del liquido sia diversa nei due recipienti, per es. di 50° in A, di 10° in B. Intercettando la comunicazione tra i due recipienti, il vapore sarà saturo in A e in B, ma nei due recipienti regnerà una pressione diversa: così se il liquido è acqua, si avrà vapore alla pressione di circa 9 cm. in A, e di circa 1 cm. in B. Se ora si stabilisce la comunicazione attraverso al tubo interposto, per le proprietà note dei fluidi una corrente continua di vapore si stabilirà nel tubo da A verso B; e se le temperature dei due liquidi son mantenute costanti, avverrà una continua evaporazione in A e una continua condensazione o liquefazione in B, fino a che tutto il liquido di A si troverà in B, e la pressione abbia in entrambi i recipienti il valore che corrisponde alla temperatura della parte più fredda. L’equilibrio è adunque raggiunto quando in tutti i punti il vapore ha la pressione che spetta alle sue parti più fredde.
Incontreremo in seguito delle importanti applicazioni di questo principio, detto della parete fredda.
25. Caso in cui son presenti insieme un gas e un vapore. - Quando nell’ambiente ove il vapore si forma è presente anche un gas, come l’aria, l’evaporazione ha luogo più lentamente; ma alla fine la pressione esercitata dal miscuglio è la somma di quelle che il vapore e il gas eserciterebbero separatamente, se da soli occupassero l’intero volume della miscela. Se adesso si fa variare il volume della miscela, e il vapore è sempre in presenza del suo liquido, la pressione totale diverrà differente, perchè resta costante la parte dovuta al vapore, mentre varia, secondo la legge di Boyle, quella dovuta al gas.
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Intercettando Boyle
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