Altri organi molto ingegnosi permettono di regolare quantitativamente l’immissione del vapore secondo il bisogno, qualora la macchina debba sviluppare una quantità variabile di lavoro.
34. Motori a gas. - Per i piccoli impianti di forza motrice la macchina a vapore è stata sostituita, negli ultimi tempi, dai motori a gas, i quali presentano la prospettiva di un grande avvenire industriale, e forse finiranno, a lungo andare, col soppiantare del tutto la vecchia e gloriosa rivale.
Nei motori a gas lo stantuffo viene direttamente spinto dalla forza elastica di una miscela di gas e di aria, che prende fuoco alla base stessa del cilindro.
Ordinariamente la manovra si compie in quattro tempi; lo stantuffo aspira dietro di sè, in una prima corsa, l’aria e il gas nelle proporzioni necessarie per una combustione completa; nel ritorno dello stantuffo la miscela viene compressa in un piccolo volume, e all’istante della massima compressione viene infiammata da una scintilla elettrica, o da un altro artificio. Il calore svolto nell’esplosione riscalda i prodotti gassosi a una temperatura elevata, ed essi spingono avanti lo stantuffo con una grande pressione; mentre, al nuovo ritorno dello stantuffo, vengono cacciati, attraverso al tubo di scarico, nell’atmosfera.
Il gas impiegato può essere o quello d’illuminazione o il cosiddetto gas povero, che si ottiene facendo passare una corrente di aria umida sul carbone rovente; esso è una miscela di gas infiammabili, in prevalenza idrogeno e ossido di carbonio.
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